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martedì 5 giugno 2012

Memoriale del convento


Il 1982 é l'anno della storica vittoria dell'Italia ai mondiali di Spagna, come anticipato in un post precedente.
Una squadra formidabile, con un Paolo Rossi capace di segnare 3 goal al Brasile, un fenomenale Bruno Conti capace al tempo stesso di distribuire assist al bacio e di ubriacare i giganti tedeschi, un implacabile Claudio Gentile che annullava sistematicamente l'avversario più pericoloso..
In sintesi, la migliore Italia nel migliore dei Mondiali: il tasso tecnico era elevatissimo, con Maradona, Zico e Platini in prima fila ma con tantissimi altri protagonisti di primissimo piano.
E con il socialista Felipe Gonzalez, presidente del governo spagnolo, dopo tanti anni di oscura dittatura, si apre finalmente anche per questo paese la stagione della democrazia.
Da un punto di vista letterario, il 1982 è l'anno in cui viene pubblicato il "Memoriale del convento", del portoghese José Saramago.
Anche lui premio Nobel per la Letteratura, i suoi scritti si caratterizzano per il tono amaro e sarcastico con il quale tratta la storia degli uomini e la Chiesa.
Ma torniamo al "Memoriale", che racconta la storia dell'amore tra Blismunda Sette-Lune, una sorta di veggente, e Baltasar Sette-Soli, un soldato ritornato privo di una mano da un'inutile guerra (ma tanto le guerre sono tutte inutili), impegnati tra l'altro a costruire una macchina volante.
Ma cosa ci vuole per far volare una macchina? Padre Bartolomeu Lourenço de Gusmão, il "progettista" , all'inizio riteneva che ci volesse l'etere, ma poi, tornando dall'Olanda dove si era recato per acquistarlo, scopre che l'ingrediente "magico" è diverso: ci vogliono le "volontà", almeno 2000.
Ed è vero, il motore per eccellenza è la volontà. Mi permetto di fare una lieve precisazione a quanto detto da Saramago: per volare, le 2000 volontà devono essere BUONE; se la volontà invece è pungolata da sentimenti meno nobili, come l'odio ed il rancore, si resta inesorabilmente a terra.


P.S.: Un po' di amarcord: parlando di macchine volanti mi à tornato in mente uno dei miei cartoons preferiti: Dastardly, Muttley e le macchine volanti.



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