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domenica 12 febbraio 2012

Un perro andaluz

Torniamo un attimo in Spagna, perchè adesso è necessario riprendere il filo della Storia.
Come detto, in tutta Europa il XX secolo è latore di grandi cambiamenti e di grandi tragedie, e la Spagna non fa eccezione. Avevamo già visto il delinerarsi di alcune caratteristiche proprie di questo paese, come i pronunciamientos, le rivolte sociali e la suddivisione, in sostanza, della sua gente in una Spagna rossa e una Spagna nera, così come avevamo accennato alla settimana tragica di Barcellona.
In un periodo di grande confusione e di crisi economica, nel 1923, con un colpo di stato, prende il potere (con il beneplacito del re) il generale Primo de Rivera , che governerà con il pugno di ferro ma non sarà capace di risollevare le sorti dell'economia spagnola e finirà per perdere l'appoggio dei sui sostenitori (latifondisti, imprenditori, militari) e così, nel 1930, il re lo convincerà a dimettersi.
Nel 1931 verrà proclamata la Seconda Repubblica, ma questa parte l'analizzeremo successivamente, quando parleremo della guerra civile.
Nel frattempo, voglio ricordare che durante questi eventi esce il famoso cortometraggio di Luis Buñuel  "Un perro andaluz", una delle opere più significative del surrealismo, che trasferisce sul grande schermo un sogno di Dalí e uno di Buñuel (soprattutto quest'ultimo, era un sogno abbastanza "crudo", quindi è sconsigliabile la visione di questo cortometraggio alle persone particolarmente sensibili ).
Il titolo non ha nulla a vedere con la trama, ma suscitò qualche discussione(Garcia Lorca pensava che ce l'avesse con lui, ma Buñuel negò).

P.S. A volte la storia ha i suoi lati positivi, non tutto è tragedia: visto che oggi stiamo trattando la storia della Spagna, ricordo ai miei lettori che nel 1879, viene fondato il partito socialista spagnolo nella taverna "Casa Labra" di Madrid. Beh, questo ristorante c'è ancora e fa delle crocchette di besciamella e del baccalà fritto imperdibili.

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